sabato 7 dicembre 2019

Obbedienze, Riti, Regolarità

Fonte: cesnur.com 

[...] Per evitare di confondersi nell’arcipelago di nomi e di sigle che costituisce oggi la massoneria occorre anzitutto distinguere fra obbedienze e riti, due realtà che sono sovente confuse. Le obbedienze sono federazioni amministrative di logge o di gruppi nazionali di logge, che accettano la priorità di una loggia originaria o almeno accettano di sottoporsi a un certo coordinamento. I riti sono sistemi di gradi massonici, di cui prescrivono non solo le cerimonie ma anche le caratteristiche. All’interno di una stessa obbedienza possono essere praticati diversi riti, senza che questo comporti uno scisma. Per converso lo stesso rito può ritrovarsi in diverse obbedienze, anche se per i gradi superiori il rito è più di una semplice variante cerimoniale: è una via iniziatica, con caratteristiche e insegnamenti specifici che sono trasmessi nei diversi gradi. Tutto questo è chiaro in teoria: ma in pratica questioni di rito hanno spesso determinato scismi anche quanto alle obbedienze, soprattutto perché i riti hanno i loro dirigenti (distinti da quelli delle obbedienze) ed è spesso accaduto che fra i due gruppi dirigenti (che pure dovrebbero in teoria esercitare la loro giurisdizione su ambiti diversi) siano sorte rivalità e conflitti. [...]
Il nuovo logo della
Gran Loggia Unita d'Inghilterra

[...]  L’obbedienza della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, riconosciuta dalla maggioranza dei massoni mondiali come Gran Loggia Madre per tutto il mondo. 
Due principali testi – Basic Principles for Grand Lodge Recognition (“Principi per il riconoscimento da parte della Gran Loggia”), del 1929, e Aims and Relationships of the Craft (“Scopi e relazioni dell’Arte”), del 1938 (rivisto nel 1949) – fissano i criteri per il riconoscimento della “regolarità” massonica da parte della Gran Loggia Unita. Secondo questi documenti la “regolarità” deve essere triplice: di origine (è necessaria la fondazione da parte di una Gran Loggia già riconosciuta come regolare o di tre logge regolari), di territorio (una sola Gran Loggia può essere riconosciuta come regolare in ogni paese) e di dottrina (sono necessarie la credenza in Dio come Grande Architetto dell’Universo, l’uso di un “libro della legge sacra” – normalmente la Bibbia, ma è ammesso un altro libro sacro tradizionale per le logge che operano in paesi diversi dall’Occidente cristiano –, l’esclusione delle donne e il divieto di discussioni politiche nelle logge). È su questa base – che si afferma dedotta dalle Costituzioni di Anderson, anche se non mancano discussioni sulla loro interpretazione – che le massonerie maggioritarie dei più importanti paesi latini (Francia, Spagna, America Latina) hanno perso a partire dal XIX secolo il riconoscimento della loro “regolarità”, accusate di ammettere nelle loro fila atei, non utilizzare la Bibbia e occuparsi di temi politici. [...]

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