Riti


RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO (da: massoneriascozzese.it)


Il Rito Scozzese Antico ed Accettato, basato sulle Grandi Costituzioni del 1786 attribuite a Federico il Grande, nacque con lo scopo di unificare, in un organico sistema, i numerosi “Riti” sorti, durante il XVIII secolo, soprattutto in Francia ed in Germania.

È detto “Antico” perché derivato dall’antica Loggia di Herodom di Kilwinning e “Accettato” perché accolto dalle varie nazioni del mondo e regolato dalle costituzioni di Federico II.È il Rito più importante e più diffuso nel mondo.

Il Rito Scozzese Antico ed Accettato attinge elementi da varie Tradizioni - l’Alchimia, la Cabala, l’Ermetismo, il Rosacrocianesimo, il Templarismo, ecc. - che propone allo studio dei suoi adepti nell’intento di stimolarne lo spirito di ricerca e la formazione di un pensiero sempre più evoluto.

Per la complessità e la varietà dei Gradi, per mezzo dei quali evolve il cammino di perfezione, il Rito Scozzese Antico ed Accettato può definirsi la massima espressione iniziatica dell’età moderna, depositaria di una Tradizione che persegue la Conoscenza attraverso il miglioramento progressivo dell’adepto. Il perfezionamento interiore resta, infatti, l’obiettivo principale della ricerca del Libero Muratore che a prendere coscienza delle più alte problematiche relative alla Vita, alla Morte, alla Società, all’Universo, al Divino.

La definitiva codificazione del Rito Scozzese Antico ed Accettato si ebbe con la fondazione del Primo Supremo Consiglio del mondo avvenuta a Charleston il 31 maggio 1801, ad opera di John Mitchell (Primo Sovrano Gran Commendatore), Frédérick Dalcho ed il conte Alexandre François Auguste de Grasse-Tilly.

Quest’ultimo, insieme ai FFr:. Paul Vidal, Pyron, Renier e altri, fondò a Milano, i 5 marzo 1805 il Primo Supremo Consiglio d’Italia (l’atto costitutivo è riportato alla voce “documenti”).
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Con il termine “Scozzesismo” si indica un modo di intendere la Massoneria che si estende non soltanto ai “Gradi superiori” ma anche ai tre Gradi simbolici.

Storicamente la Massoneria Scozzese veniva qualificata come “aristocratica”“di impronta cattolica”, di “origine cavalleresca”, per distinguerla dalla Massoneria di stampo “Inglese”, qualificata come “borghese”“di impronta protestante” di “origine corporativa”.

In estrema sintesi, si può affermare che ciò che caratterizza attualmente la Massoneria Scozzese è la sua maggiore propensione alla speculazione filosofica ed iniziatica, alla ricerca interiore, superando così i limiti di un chiuso razionalismo di stampo illuministico, circoscritto alla semplice propugnazione di valori comportamentali, etici e filantropici.
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Il Rito Scozzese Antico ed Accettato comprende, in “un unico corpo rituale”, i 33 Gradi Massonici. È, però, universalmente adottata la consuetudine di distinguere i primi tre Gradi, i cui Lavori si svolgono nelle Logge simboliche, da quelli Gradi successivi, o “Superiori”, i cui Lavori si svolgono nelle rispettive Camere Superiori.

In diverse “Obbedienze” la gestione delle Logge simboliche è delegata alle Gran Logge Regionali o Nazionali, con un relativo Gran Maestro.

Per questo motivo si è soliti distinguere in:

   - “Ordine”, che si riferisce ai primi tre Gradi, detti anche universali, e che sono gli stessi anche per  gli altri “Riti”;

   - “Rito”, che si riferisce ai “Gradi Superiori” o “Gradi Scozzesi”, cioè quelli che vanno dal 4° al 33°.


Rituale Emulation

Il rituale Emulation è il più diffuso per i primi tre gradi di ApprendistaCompagno e Maestro nelle Logge inglesi. Esso è il risultato dell’esperienza rituale di molteplici fonti, e rappresenta la pacificazione fra l’antica e la nuova Massoneria[1]. Esso non è un Rito Massonico ma un vero e proprio rituale.
Nel Rituale Emulation si riconcilia l’antica Massoneria, con le sue connotazioni operative e deistiche, e quella moderna, teista e più marcatamente esoterica e misterica. La confluenza delle due correnti ne designa correttamente l’attuale regolarità e validità dell’Iniziazione massonica e della sua filiazione tradizionale, ambedue dubbie all’origine Andersoniana.

La prima Loggia di Miglioramento era formata da soli Maestri, e si costituì nel 1823. Suo scopo era di insegnare il preciso Rituale approvato nel 1816 dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra. Principio base del sistema era che nessuno avesse il diritto di alterare o modificare, sia nel testo che nelle usanze, questo particolare Rituale. Questa particolare Loggia d’Istruzione cessò di esistere allorché venne raggiunta la piena unificazione dei Rituali in uso.

Joseph De Maistre, nel XVIII secolo, affermava: “Tutto rivela che la Libera Muratoria volgare sia un ramo staccato e forse corrotto di un tronco antico e rispettabile”[2].

Alla fine del XVII secolo si trovavano a Londra molte Logge dove predominava l’elemento operativo, ed altre in cui dominava l’elemento speculativo.
Dalla Loggia di Andersonla “Groose and Gridiron”, l’unica speculativa delle quattro che hanno dato vita alla Gran Loggia, sono derivate, direttamente o indirettamente, tutte le Logge massoniche nel mondo. René Guénon riprese questo fatto affermando: “Si ha troppo presente sovente il torto di pensare soltanto alla Massoneria moderna, senza riflettere sul fatto che quest’ultima è semplicemente il prodotto di una deviazione”[3].

Secondo De Maistre questa deviazione consiste nell’abbandono della matrice cristiano-cattolica dell’antica Massoneria operativa. De Maistre fu uno degli ideologi della Restaurazione europea, e vedeva nella visione tollerante e cosmopolita della Massoneria un potente strumento di riunificazione delle varie sette cristiane. La sua tesi era che la divisione del cristianesimo, e la conseguente caduta di autorità del Papa, avevano prodotto da una parte il dispotismo dei regnanti, meno legati all’etica cattolica che all’egoismo privato, e dall’altra la reazione rivoluzionaria dei popoli.
La proposta del De Maistre era quella di una federazione teocratica dei regnanti attorno al Papa, di cui la Massoneria doveva farsi tramite. Le sue caratteristiche di cultualità senza dogmi, di religiosità senza intermediari, di ritualità sacramentale senza adorazioni né venerazioni, ne facevano un unicum che non abbisognava di alcun contesto exoterico esterno.
Le ricerche dei Fratelli Clementi Edwin Stretton e Thomas Carr provarono che James Anderson era Cappellano di Loggia. È da notarsi che i Cappellani nella Massoneria operativa officiavano, su richiesta, su questioni puramente religiose e non appartenevano alle Logge se non esternamente. Non essendo Anderson Maestro di Loggia, non poteva quindi trasmettere l’iniziazione massonica e fondare una Loggia.
Le attività ambigue di Anderson attirarono l’attenzione degli operativi. Nel settembre del 1715 alcuni di essi si recarono presso Anderson, richiedendogli la parola di passo che avrebbe permesso loro di frequentare i lavori della sua Loggia alla Taverna dell’Oca e dello Spiedo, ma Anderson la rifiutò. Il rifiuto allertò la comunità operativa di Londra, che interdisse la Loggia illegittima. Anderson e gli altri sette irregolari ricostituirono immediatamente una nuova Loggia, la “Lodge of Antiquity”, che fondò altre Logge, tutte irregolari come la prima.

Oltre alle gravissime irregolarità iniziatiche, si addebitarono ad Anderson le seguenti alterazioni della Massoneria primitiva[4]:

  • - di aver creato un Gran Loggia nazionale, pratica sconosciuta nell’ambito della Massoneria operativa;
  • - di aver ridotto a due (Apprendista e Maestro) gli antichi gradi operativi, che erano sette;
  • - di aver iniziato un Apprendista senza il noviziato di sette anni, od al minimo cinque, passandolo al grado di Compagno un mese dopo;
  • - di aver cambiato l’orientazione della Loggia, mettendo il Venerabile all’Oriente, mentre la tradizione operativa lo metteva all’Occidente;
  • - di avere (ma solo nel 1730) introdotto il grado di Maestro Massone con il rituale della morte di Hiram, che gli operativi non conoscevano affatto e che sembrava loro un rituale necromantico;
  • - di aver introdotto il grado di Maestro Ex-Venerabile, di cui non si vedeva l’utilità, facendo inoltre ombra all’autorità del Secondo Maestro, ossia il Primo Sorvegliante.

L’antica Massoneria inglese, di origine e mentalità non solo cristiana, ma soprattutto cattolica, per quanto usasse la tradizione biblica per analogizzare i propri rituali e sapesse quindi sia di Hiram che di Hiram Abif, non ne conosceva il mito di resurrezione, attribuito fra l’altro solo al Cristo. Lo scandalo era manifesto sia fra i cattolici che fra i protestanti.
Le novità rituali lentamente introdotte nei circa trenta anni che intercorrono fra il 1717 ed il 1750 furono una creazione spontanea di alcune Logge e non una creazione ex-novo imposta dalla Gran Loggia di Londra .
Le differenze erano tali che la Massoneria inglese era già, dalle sue origini, divisa su due fronti: uno che aderiva alla Gran Loggia di Londra ed un altro aderente alle altre varie Massonerie dell’epoca, che decise di formare, il 17 giugno 1731, un Comitato di riorganizzazione amministrativa unitaria che inizialmente si denominò “La Molto Onorevole Società degli Antichi ed Accettati Muratori”, fino a che Robert Turner fu eletto Gran Maestro e creò una nuova Gran Loggia, la Gran Loggia degli Antichi ed Accettati Muratori delle Antiche Istituzioni, detta poi semplicemente degli Antichi, mentre quella Andersoniana della Gran Loggia di Londra si denominò dei Moderni.

La rivalità fra le due anime massoniche durò decenni nonostante i numerosi tentativi di pacificazione, fino a che il Duca di Kent ottenne la Gran Maestranza degli “Antichi” e il Duca di Sussex, suo fratello, quella dei “Moderni”. I due rappresentanti delle Gran Logge, nel corso della Grande Assemblea dei Liberi Muratori per l’Unione della Massoneria inglese del 1813, ed esattamente il 25 novembre, firmarono un patto d’unificazione della nuova Gran Loggia Unita d’Inghilterra, con alla sua testa il Duca di Sussex come Gran Maestro.

Fra gli articoli del patto d’unione ve ne era uno che imponeva una perfetta unità di rituali. In realtà rituali diversi venivano e verranno tollerati, ma l’unificazione sottintendeva mutuamente l’inserimento della nuova ritualità e del nuovo esoterismo nel corpo dell’antica Massoneria.
Fu questo il compito della “Emulation Lodge of Improvement”, che venne chiamata a verificare le fonti e proseguire la ricerca, come pure a mantenere rigidamente il rituale approvato: la cattiva esperienza della divisione fraterna, pur tuttavia, portò alla considerazione che non esistendo, né in via teorica che pratica, un rituale perfetto ed originale, una ragionevole e saggia convenzione ne rappresentava la miglior sostituzione.

Situazione attuale

  • La più importante Loggia d’Istruzione inglese si riunisce attualmente ogni venerdì alla Freemason’s Hall di Londra, ed i Lavori sono condotti in Primo Grado per consentire l’accesso a tutti i Fratelli Massoni.
Dal 1830 ha sostituito le originali istruzioni rituali-simboliche con la prova dei vari rituali; il suo sistema, definito “Emulation Working”, è universalmente considerato assai prossimo alle procedure più antiche della Massoneria speculativa.
  • Le Grandi Logge estere hanno tutte, nel loro seno, il Rituale Emulation, a cui è riservata inoltre la funzione di installare i Maestri Venerabili di ogni Loggia e Rito.
Questa facoltà, di rigida applicazione, fa sì che nelle Grandi Logge estere non sia riconosciuta la qualifica di Venerabile a chi non è stato installato secondo il Rituale Emulation, in cui viene inoltre trasmessa la parola di passo di Maestro installato ed i relativi segni di riconoscimento.
  • In Italia il Rito Emulation fu introdotto dopo che, durante la Gran Maestranza Salvini, la Massoneria italiana venne riconosciuta dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra.
L’annuario americano della Massoneria Universale riporta che circa venticinque Logge italiane - all’Obbedienza del Grande Oriente d’Italia - seguono il Rituale Emulation. La ritualità Emulation è stata autorizzata dal Grande Oriente d’Italia nel 1972, per essere poi adottata da alcune Logge italiane in sostituzione del rituale ufficiale. L’Oratore viene sostituito dal Fratello Cappellano che ha il compito di leggere la preghiera invocatoria prima dell’apertura dei Lavori, che vengono poi dallo stesso conclusi con una preghiera di ringraziamento.
Per quanto si escluda qualsiasi allusione confessionale o religiosa, nello svolgimento del rituale le invocazioni al Grande Architetto dell'Universo ne dimostrano la sacralità deista, che in Massoneria non è una formalità di principio, ma ne rappresenta l’aspetto exoterico, necessario supporto di quello esoterico. Questa caratteristica, spesso carente nelle Obbedienze italiane ed estere, ne forma l’intima essenza, unica possibilità forse, per l’uomo moderno, di esplicare sia un ruolo tradizionale, che un impegno civile e umanitario.
Note
  1. Salta cfr. www.montesion.it
  2. Salta cit. da un articolo di Eduardo Allodoli, tratto da Massoneria Oggi, Anno IV, n.5 Settembre – Ottobre 1997.
  3. Salta Guénon René, Scritti sulla Massoneria, su “Rivista di Studi Tradizionali”, n. 54-55, gennaio 1981.
  4. Salta Vanni Vittorio, Il Rito Emulation, www.esonet.it


Il Regime Scozzese Rettificato


Il Regime Scozzese Rettificato discende, per filiazione diretta, dalla Stretta Osservanza Templare, sia nel suo simbolismo cavalleresco che nei principi cristiani. 
La Rettifica del rito venne realizzata nel Convento di Lione nel 1778, durante il quale vennero adottati due Codici: 
  1. il "Codice Massonico delle Logge Riunite e Rettificate; 
  2. il "Codice Generale dei Regolamenti dell’Ordine dei Cavalieri Beneficenti della Città Santa". 
Questi sono, ancor’oggi, i soli documenti che ispirano il Regime Scozzese Rettificato.
La Regola Massonica delle Logge Riunite e Rettificate  fu adottata dal Convento Generale di Wilhelmsbad nel 1782. 
Da allora il mondo è  molto cambiato e si è evoluto, le attuali Costituzioni dell'Ordine hanno, dunque, il principale obbiettivo di tener nella debita considerazione questa evoluzione.
Esse non derogano dai Codici originali, se non nella misura strettamente necessaria per garantire l’integrità sostanziale ed il perpetuarsi di quegli ideali che hanno ispirato i Fondatori ed i Legislatori dell’Ordine.
Il Regime Scozzese Rettificato è, dunque, un Ordine Massonico nei suoi primi quattro gradi ed è un Ordine Cavalleresco nei suoi ultimi due gradi e pone alle sue fondamenta la fede in una Potenza Suprema, indicata nei rituali come Grande Architetto dell’Universo.
L’Ordine è Cristiano, nel senso più ampio ed elevato del termine.
Il Regime Scozzese Rettificato ha come scopo: 
  • il perfezionamento individuale che ogni uomo deve compiere su se stesso;
  • l’esercizio di una beneficenza attiva e diretta ad ogni uomo, quale sia la sua nazionalità o la sua condizione sociale.
Per saperne di più visita il Sito Ufficiale del Regime Scozzese Rettificato - Giurisdizione Italiana, all'indirizzo www.scozzeserettificato.ch.


Il Rito di Memphis e Misraim


L'Ordine Massonico Orientale del Rito Antico e Primitivo di Memphis e Misraïm, o più semplicemente "Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm", è un sistema muratorio spiritualista che contiene e conserva tutti i fondamenti operativi dei due grandi percorsi iniziatici, che nel loro insieme, costituiscono la grande Tradizione iniziatica Occidentale, cioè la Tradizione Italico-Mediterranea e la Tradizione Nord-Atlantica.
L'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm" (A:.P:.R:.M:.M:.), nella sua ampia e complessa articolazione strutturale fonda il suo sviluppo rituale già a partire dai primi tre gradi della Libera Muratoria Azzurra (1° grado: Apprendista Libero Muratore; 2° grado: Compagno Libero Muratore; 3° grado: Maestro Libero Muratore.), di cui conserva ancora oggi memoria e uso, per giungere alle vette rosicruciane della Gnosi, ivi inclusi i sistemi ermetici, filosofici ed esoterici degli antichi Hyerophanti egiziani e dei sacerdoti di Mitra. 
L'attuale struttura del Rito deriva da una complessa riorganizzazione di due Riti: il Rito di Misraïm, sorto a Venezia nel 1801 ad opera del Filalete Abraham che si diffuse, subito dopo, in Italia e in Francia e il Rito di Memphis o Orientale fondato da Jaques Étienne Marconis nel 1839 a Parigi. Più precisamente, per avere una immediata e sintetica idea sull’A.P.R.M.M. è opportuno chiarire che la sua formazione e articolazione sistemica avvenne nell’arco di circa 40 anni in cui, ai rituali già esistenti e praticati nel Rito di Misraïm, vennero aggiunte iniziazioni e arricchimenti rituali di origine egiziana, proprio attraverso il Rito di Memphis. 

Prima di procedere oltre, sempre a poposito del Rito di Misraïm, si reputa opportuno chiarire subito che i termini "misr" e "misraïm", sono meno misteriosi di quanto si possa pensare. Infatti questi in ebraico antico significano, rispettivamente, "Egitto" ed "egiziano" e per questo sono stati frequentemente confusi, da parte di molti studiosi di libera Muratoria, con il sistema iniziatico muratorio di Cagliostro. 
Infatti, soprattutto nel secolo scorso il Rito di Misraïm e, successivamente, il Rito di Memphis venivano sbrigativamente mensionati "Riti egiziani". Tale denominazione, generò però l'erronea identificazione con il Rito Egiziano, o Muratoria Egiziana di Cagliostro, che ricollegandosi all'A.P.R.M.M., nello studio delle pratiche mistiche e teurgiche, era però profondamente differente. In origine, sia il Rito di Misraïm sia il Rito di Memphis, erano stati ideati, principalmente, allo scopo di raccogliere, ciascuno in un proprio organismo unico, la lunga e complessa successione dei gradi di lavoro iniziatico, attraverso la saggezza, la conoscenza ed il desiderio di crescita interiore degli Iniziati Liberi Muratori. Infatti, nel prolifico e fantasioso mondo muratorio che animò l'Europa per gran parte del '700, si pensò bene di riunire in un solo Ordine e in un solo Rito gli innumerevoli Riti Muratori praticati nella Muratoria degli "alti gradi" e negli "Ordini illuministico-cavallereschi" che operavano già dagli inizi di questo secolo.
Lo stesso tentativo di riorganizzare funzionalmente i sistemi iniziatici muratori era stato compiuto anche dal Rito Scozzese Antico ed Accettato ma, subito dopo la loro nascita, i tre Corpi Rituali sopra citati, riassumendo in se stessi la Muratoria azzurra e la Muratoria degli alti gradi, presero orientamenti filosofici differenti. Infatti il Rito Scozzese Antico ed Accettato ristrutturò la Scala filosofica dei Corpi Rituali Muratori fino a quel momento praticati, in trentatré gradi, mentre il Rito di Misraïm prima, e il Rito di Memphis subito dopo, attuarono una ristrutturazione degli stessi Corpi Rituali molto più ampia, proponendo una Scala filosofica rituale articolata in 90 gradi, il primo, e in 95 gradi, il secondo.
L'enorme differenza strutturale, e in un certo senso anche filosofica, tra questi "grandi sistemi muratori occidentali" può essere spiegata, per il momento, con il fatto che il R:.S:.A:.A:. si orientò verso mete culturali ed iniziatiche a carattere prevalentemente filosofico, filantropico e sociale mentre gli altri due Riti caratterizzarono il proprio percorso iniziatico includendo nella loro Scala Filosofica, prevalentemente, le discipline ermetiche, alchemiche, kabbalistiche e gnostiche.
Proprio a questo scopo, a partire dal 1881, per opera del Fr. Giuseppe Garibaldi, avvenne la fusione dei due Riti, di Memphis e di Misraïm, in rapporto di intima ed armonica integrazione. L'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm così originato, fin dalla sua nascita, volle assumere caratteristiche strutturali tali che lo rendessero un Ordine Muratorio Universale punto di convergenza e sintesi, di tutti i più significativi percorsi tradizionali iniziatici riuniti in fraterna collaborazione, sotto un solo ed unico corpo.
Conseguentemente l’A.P.R.M.M. formò, e forma ancora oggi, un autentico "Ordine Muratorio" (la Muratoria dei soli primi tre gradi) e non un semplice "Rito Muratorio" (La Muratoria degli alti gradi), dato il senso che gli studiosi attribuiscono, generalmente, a questi termini.
Per saperne di più consulta il Sito Ufficiale del Rito Antico e Primitivo di Memphis e Misraïm all'indirizzo: www.memphismisraim.it.

Il Rito di York


Il Rito di York rappresenta uno dei riti di perfezionamento massonico più diffuso al mondo.
Nasce dall’unione completa dei gradi Simbolici, Capitolari, Criptici, Cavallereschi in un unico sistema Massonico.
Il rito di York, a differenza degli altri riti di perfezionamento massonico, non rappresenta un'organizzazione unica, ma comprende al suo interno tre ordini differenti:
  • l'Ordine dell'Arco Reale, 
  • l'Ordine Criptico dei Maestri Reali ed Eletti,  
  • l'Ordine Cavalleresco dei Cavalieri di Malta, della Croce Rossa e del Tempio.  
Tutte e tre le organizzazioni sono distinte ed egualmente sovrane. Pur essendovi una continuità di percorso iniziatico, quindi, nessuna di esse dipende da un'altra, né vi è un collegamento amministrativo. Fra i tre ordini, invero, vi è una certa collaborazione, oltre che una forte alleanza.
La sua "nascita" viene tradizionalmente fatta risalire, per quanto riguarda la Massoneria dell'Arco Reale, alla creazione ad Hartford, nel Connecticut, dei Grandi Capitoli degli Stati Uniti d'America (24 Ottobre 1797), il cd. Grand Royal Arch Chapter, d'Inghilterra (18 Marzo 1817), di Scozia (28 Agosto 1817), di Irlanda (11 Giugno 1829). Già nel 1806 il Grand Royal Arch Chapter si trasformò in General Grand Chapter of Royal Arch Masons of The United States of America, il quale nel 1954 assunse la denominazione di General Grand Chapter of Royal Arch Masons International, a seguito della diffusione della massoneria dell'Arco Reale nel mondo. In effetti, parte dei suoi gradi si trovano praticamente già all’inizio della Massoneria Operativa.
In Italia si diffonde a partire dagli anni '60, allorquando un gruppo di massoni milanesi cominciò a praticare il rito di York in Germania, ove tale rito era stato importato da massoni appartenenti alle forze armate statunitensi. Il rito riunisce, per quanto riguarda l'Italia, il Gran capitolo dei liberi muratori dell'Arco Reale in Italia, il Gran Concilio dei massoni criptici d'Italia, e la Gran Commenda dei cavalieri templari d'Italia.
I tre ordini massonici riuniti sotto l'insegna del rito di York prevedono un percorso suddiviso in tredici gradi. Oltre ai tre tradizionali gradi massonici di Apprendista, Compagno e maestro, infatti i tre ordini individuano vari gradi addizionali, che rappresentano l'essenza stessa del rito di York.
Con riguardo all'Arco Reale, abbiamo i gradi di Mark Master (Maestro del Sigillo o del Marchio), Past Master (Maestro ex Venerabile), Most Excellent Master (Maestro Eccellentissimo), e di Royal Arch Master (Maestro dell'Arco Reale).
Per quanto riguarda i Maestri Reali ed Eletti o Criptici, sono previsti i gradi di Royal Master (Maestro Reale), Select Master (Maestro Eletto) e di Super Excellent Master (Maestro Eccellentissimo).
Infine sono previsti i gradi di Order of Red Cross (Ordine della Croce Rossa), Order of Malta (Ordine di Malta) e di Order of the Temple (Ordine del Tempio), con riguardo ai Cavalieri di Malta, della Croce Rossa e del Tempio.

Per saperne di più visita il Sito Ufficiale del Rito di York all'indirizzo: www.ritodiyork.com.

Il Rito Simbolico Italiano


Il Rito Simbolico Italiano è un corpo rituale autonomo e sovrano, costituito nell'ottobre 1859, che ha installato, quale Comunione Massonica indipendente, la propria Serenissima Gran Loggia nel 1879.
Dalla sua costituzione ha avuto ininterrottamente giurisdizione in Italia sia sulle proprie Logge che sulle proprie Camere Rituali. 
Il Rito Simbolico Italiano dal 1874 - col patto tra gentiluomini - ha realizzato la fusione delle proprie Officine nel Grande Oriente d'Italia e dal 1922, per adeguare la struttura della Comunione Italiana a quella della Massoneria Universale, ha rinunciato alla giurisdizione sulle proprie Logge.
Il Rito Simbolico Italiano, costituito nello spirito delle più pure ed antiche tradizioni della Massoneria Italiana, conferma i " Cinque Punti della Fratellanza " dei Liberi Muratori, annessi alla presente Dichiarazione di Principi come parte integrante ed inscindibile.
Il Rito Simbolico Italiano, in quanto si riferisce particolarmente alla sua dottrina e al suo metodo, fonda il proprio ordinamento sui seguenti Principi essenziali:
  1. L'attribuzione del Grado di Maestro presume il raggiungimento della Perfezione Massonica.
  2. La Sovranità Massonica risiede esclusivamente nel popolo dei Maestri Liberi Muratori.
  3. Gli uffici rituali sono tutti elettivi e temporanei.
I "CINQUE PUNTI DELLA FRATELLANZA" DEI LIBERI MURATORI
  1. La Società dei Liberi Muratori è un'unione di Uomini Liberi e di buoni costumi, affratellati da sentimenti di mutua stima ed amicizia, e diretti da principi velati da Simboli ed illustrati da Allegorie.
    Gli insegnamenti di questi principi e l'educazione particolare che ne scaturisce vengono compiuti nelle Logge con lo studio degli emblemi, delle tradizioni e con la pratica delle Cerimonie proprie dell'Arte Reale.
  2. La Libera Muratoria riconosce e venera un Essere Supremo sotto il nome di Grande Architetto dell'Universo; ha per massime fondamentali: Conosci te stesso; Ama il prossimo tuo come te stesso.
    Essa propugna la Libertà di Coscienza ed il Libero Esame, e perciò richiede da tutti i suoi Adepti il rispetto delle opinioni altrui, e vieta loro ogni discussione, che possa turbare il lavoro e l'armonia delle Logge, le quali debbono essere un Centro permanente di Unione Fraterna tra persone buone, leali e probe, un Legame Segreto fra tutti coloro che sono animati da sincero amore per il Vero, il Bello ed il Buono.
  3. La Libera Muratoria ha per scopo il perfezionamento morale dell'Umanità, e per mezzo la diffusione e la pratica di una vera filantropia; l'elevazione morale, intellettuale e materiale di tutti gli Uomini ai quali Essa aspira di estendere i legami d'Amore e di Solidarietà fraterni che uniscono tutti i Liberi Muratori sulla superficie della Terra.
    Il Libero Muratore ha per divisa: Fa agli altri ciò che vorresti che da altri fosse fatto a te.
    Tenendo in più gran conto i valori morali, la Libera Muratoria non ammette privilegi di classi sociali, ed onora il Lavoro in tutte le sue forme; riconosce in ogni Uomo il diritto di esercitare senza ostacoli e senza restrizioni le facoltà sue purché non violi quelle degli altri, e sia in armonia coi supremi interessi della Patria e dell'Umanità.
    Essa crede che i Doveri ed i Diritti debbano essere uniformi per tutti, affinché nessuno si sottragga all'azione della Legge che li definisce; e che ogni Uomo debba partecipare, in ragione del proprio lavoro, al godimento dei prodotti, risultato di tutte le forze sociali in attività.
  4. La Libera Muratoria non riconosce alcun limite alla ricerca del Vero ed al Progresso Umano; essa ritiene che i sistemi etici, filosofici e politici non siano che delle manifestazioni e dei metodi differenti, ma pur concorrenti ad uno stesso fine, della Legge universale che presiede a tutte le sfere dell'esistenza.
    Perciò s'interdice ogni politica d'azione esterna effettuata da Essa come corpo, ma lascia ai suoi Adepti ampia libertà d'azione nel mondo profano, secondo la loro coscienza, sul terreno religioso, filosofico e politico, senza dar loro alcuna parola d'ordine.
  5. Le Logge sono i luoghi particolari dove si riuniscono i Liberi Muratori e nei quali essi apprendono ad amare ed a servire la Patria e l'esercizio della loro Arte, che è l'arte della vita; ed a pensare, a volere ed a vivere come Uomini completamente formati e padroni di sé, nello spirito della Patria e dell'Umanità. Risvegliare e fortificare questo spirito, contribuire con esso a perfezionare l'Umanità nella persona di ogni Fratello, preparare e sostenere gli Uomini nella loro ascensione, tale è lo scopo dei lavori delle Logge.

Per saperne di più visita il Sito Ufficiale del Rito Simbolico Italiano all'indirizzo: www.ritosimbolico.net/

L'Antico Rito Noachita


L’Antico Rito Noachita della Massoneria Universale è un polo iniziatico che tramanda i gradi e gli insegnamenti connessi alla ierostoria di Noach (Noè) ed al tema dell’Arca della Pace.
Esso data alla metà circa del XVIII secolo, quando nei gradi addizionali della Libera Muratoria prese stanza il mito Noachita, giungendo poi fino a noi sotto svariate forme, nomi e filiazioni.
L’Antico Rito Noachita si fonda sul culto del Supremo Patriarca dei Mondi e sull’osservanza della Legge Morale che Egli ha scolpito nel cuore dell’Universo. Pratica la venerazione dei padri Antichi e della Natura Primordiale; nei suoi mistici riti ricorda l’Alleanza che l’Eterno ha stabilito con tutti i viventi.
Il sigillo dell’Antico Rito Noachita è costituito dall’Arca che naviga sulle acque post-diluviane, vigilata dall’Occhio Divino inscritto nel Triangolo Luminoso, e sovrastata da un Arcobaleno che percorre lo sfondo.
L’Antico Rito Noachita è suddiviso in tre gradi, simmetrici e complementari rispetto a quelli della Massoneria Azzurra. Essi sono:
  1. Massone Illuminato o Fratello Verde, 
  2. Massone Sublime o Fratello Blu, 
  3. Real Noachita o Fratello Rosso. 
L’Antico Rito Noachita ammette solo Maestri Massoni all’Obbedienza di Grandi Logge Regolari (per il territorio italiano è il Grande Oriente d'Italia), dei quali sia attestato l’esemplare comportamento etico e muratorio.
Citata la Premessa ed i primi tre articoli dello Statuto Generale dell’Antico Rito Noachita, risulta già evidente la caratteristica essenziale della spiritualità e della procedura noachita. Questa rappresenta una Massoneria del legno, e la base tradizionale di questa modalità costruttiva è il testo biblico, nel quale la prima architettura di cui resta traccia è quella dell’Arca, dettata a Noè dall’Eterno, in tutte le sue proporzioni e, significativamente, secondo un modello tripartito. Rispetto alla pietra, il legno rappresenta un materiale più sottile, più plastico, corrispondente ad un minor grado di solidificazione dello Spirito; pertanto esso ha priorità ontologica rispetto alla pietra.
Nel primo grado il Noachita incontra la Natura Primordiale. In essa "ogni creatura è posta nel luogo che le conviene, ed ogni azione è compiuta nel migliore dei modi. Tutto coopera ai Piani dell’Eterno". Il neofita viaggia dall’Occidente all’Oriente, quindi verso l’Alba (sul piano uranico) e l’entrata dell’Eden (sul piano tellurico). Il Creato viene descritto come immerso in uno stato di estasi permanente, di lode e di tremore: "I cieli narrano la Sua Gloria, il firmamento proclama l’opera delle Sue Mani; gli alti monti che Egli ha plasmato dichiarano la Sua potenza; gli uccelli del cielo cantano ad alta voce le Sue lodi, gli animali dei campi tremano alla voce del Suo tuono, e tutte le Sue opere meravigliose rivelano la Sua insuperabile saggezza".
Nel rito dei quattro guadi, il Massone Illuminato sperimenta a ritroso le tappe della discesa della Verità infinita nella dimensione umana. "Come il Sacro Fiume si divide in quattro corsi che poi nuovamente si uniscono, così la Verità, penetrata nella coscienza (simbolicamente situata alla base del capo), scende nei centri sensoriali (simboleggiati dalle anche), nelle articolazioni del movimento (simboleggiate dalle ginocchia) e nella stessa base della stazione eretta tipica dell’uomo (le caviglie), per ricongiungere infine l’individuo alla sorgente della Verità".
Il rito commemora e prefigura la pienezza della verità-coscienza, il tempo sacro in cui essa determinava e determinerà la vita biologica e gli stessi meccanismi del mondo fisico: "trasformare il nostro chiarore crepuscolare nella piena luce supermentale; instaurare la pace e la felicità senza condizioni dove esiste solamente la tensione verso le soddisfazioni effimere, minacciate dal dolore fisico e dalla sofferenza morale; fondare l’infinita libertà in un mondo che ci appare come una costruzione di necessità meccaniche ; scoprire e realizzare la vita immortale in un corpo sottoposto alla morte ed ai cambiamenti senza posa; ecco cosa ci viene offerto quale scopo della Natura nella sua evoluzione terrestre" (da La vita divina di Aurobindo).
L’Antico Rito Noachita, a prescindere dal linguaggio biblico di cui fa abbondante uso, ha comunque carattere universale, poiché Noè sta molto a monte dell’ebraismo mosaico. Inoltre egli, come Profeta di Dio, viene venerato, oltre che nel Cristianesimo, anche nell’Islam, il cui testo sacro contiene una sura dedicata proprio a Nuh. L’universalità del Rito trova riscontro nel vasto interesse internazionale (Svizzera, Brasile e Stati Uniti) sollecitato dalla rivivificazione del noachismo massonico italiano.


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