sabato 7 dicembre 2019

L'Iniziazione Massonica

Fonte: Rituali dei Gradi Simbolici del Grande Oriente d'Italia                                                                

INIZIAZIONE

L'iniziazione è un processo apparentemente formale ma profondamente evocativo, destinato a realizzare psicologicamente nell'individuo il passaggio da uno stato dell'essere, reputato inferiore, ad uno stato superiore. La trasformazione del profano in iniziato. 
Con una serie di atti simbolici, di prove morali e fisiche, si tratta di dare all'individuo la sensazione che egli "muoia" per "rinascere" a vita nuova, realizzando l'introduzione in un mondo superiore, in uno stato psichico più perfetto dello stato profano. 
Al limite estremo, l'iniziazione dovrebbe configurare una vera e propria sublimazione, che propone al soggetto di proiettarsi aldilà di qualsiasi stato condizionato. 
L'iniziazione è intesa dunque come una realizzazione puramente interiore dell'essere umano, la realizzazione di una personalità che l'individuo aveva in sé allo stato virtuale. 
L'iniziato è colui che è per sua inclinazione avviato sul cammino della conoscenza. In questo l'iniziato si distingue dal "mistico" che è un "irregolare" un "isolato" mentre l'iniziato può essere tale prevalentemente per effetto di una organizzazione iniziatica, donde il carattere "sociale" dell'iniziazione. 
Ciò che può essere fornito dal di fuori (cioè dalla presenza dei membri dell'organizzazione) è per l'iniziato solo un aiuto, un appoggio, una catena di "corrente magica"; ma l'opera principale è svolta dal singolo su sé stesso.
In questo senso il segreto iniziatico è incomunicabile, perché ognuno "personalizza" in qualche modo i dati del simbolismo rituale.
I riti agiscono quasi impregnando il subcoscente, cui danno una potenza ed una efficacia reale. 
La iniziazione è una autenticizzazione dell'esistenza finalizzata ad asseverare valori da tradurre successivamente in atti di vita.

I "riti iniziatici" sono derivati da fonti multiple: iniziazioni operative e di consorteria, "misteri dell'antichità", rituali gnostici. alchemici. ecc., e per quanto concerne i rituali degli Alti Gradi di origine Rosa+Croce, l'ermetismo cristiano. 

GABINETTO DI RIFLESSIONE E ALCHIMIA SPIRITUALE 

Il Gabinetto di Riflessione
L'aspirante attua una "riflessione" e cioé, nel senso etimologico della parola, un ripiegamento su se stesso. 
Il profano rappresenta la "materia prima" della Grande Opera Alchemica. 
Il Gabinetto di Riflessione corrisponde all'alambicco (Zohar) dell'alchimista, al suo uovo filosofale (di origine orfico-pitagorica) ermeticamente sigillato. 
Il profano vi trova il sepolcro tenebroso nel quale deve volontariamente morire alla sua esistenza passata. 
Il profano rinasce quindi rigenerato.
Il Gabinetto di Riflessione realizza una specie di sintesi della Creazione essendo condizione primaria per qualsiasi generazione, l'assenza totale di luce. 
La parola V.I.T.R.I.O.L. è l'anagramma della formula ermetico-alchemica Visita Interiora Terrae Rectificando invenies Occultum Lapidem (Visita l'interno della terra, rettificando troverai la pietra nascosta). 
E' un invito alla ricerca dell'EGO, dell'IO profondo, che altro non è se non l'anima umana, nel silenzio della sua meditazione. 
I1 profano è "spogliato dei suoi metalli" in modo da ricondurre simbolicamente l'essere umano, allo stato naturale (i metalli tolti rappresentano la civiltà con tutto ciò che comporta di artificiale), in modo da non intralciare gli influssi magici ai quali sarà esposto l'aspirante (i metalli ostacolano la circolazione delle correnti magiche).
Si denuda parte del petto (segno di franchezza e sincerità), una gamba (segno di umiltà) e gli si mette attorno al collo un nodo scorsoio, che rappresenta tutto ciò che trattiene il profano al mondo circostante. 

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